Dossier : 4 photographes d’architecture à connaître
- Pubblicato Mercoledì, Novembre 11 2020
- in Muuuz - Magazine
- > Arte

I fotografi contemporanei sublimano l'architettura attraverso le foto pubblicate sul proprio account Instagram. Ecco quattro stimolanti profili da scoprire sul social network e da seguire senza ulteriori indugi.
Daniel Rueda e Anna Devís (@drcuerda)
Originario di Valencia (Spagna), il duo di fotografi immortala i paesaggi urbani ispanici attraverso scatti pop. A turno sul palco di fronte agli edifici più iconici della città, Daniel Rueda e Anna Devís raccontano le loro passeggiate architettoniche in immagini e le pubblicano su Instagram.
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Macenzo (@macenzo)
Il fotografo olandese Macenzo viene illustrato attraverso uno stile che lui stesso definisce “Photographic”, contrazione dei termini inglesi “photography” e “graphic” che sintetizza perfettamente lo stile dei suoi scatti. Dopo aver lavorato con diverse fotocamere a pellicola, ora arricchisce il suo “portfolio” Instagram con fotografie di architettura originali scattate con il suo iPhone e ritoccate con applicazioni dedicate.
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Camille Gharbi (@ camille.gharbi)
Avvistato all'edizione 2019 del festival Circulation (s) di Parigi grazie alla sua serie “Pr clips of love”, l'architetto e fotografo francese Camille Gharbi fotografa architetture, persone o anche oggetti, e li avvicina sempre con un uno sguardo critico, come nel caso di “Luoghi della vita”, dove presenta insediamenti improvvisati nel campo di brughiera ma li decontestualizza. A metà strada tra la fotografia documentaria e la fotografia plastica, le immagini di Camille Gharbi sono tanto attraenti quanto inquietanti, e quindi ci sfidano.
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Laurent Kronental (@laurentkronental)
Laurent Kronental si è fatto notare grazie a due serie che sublimano i grandi gruppi della regione parigina. Il primo, dal titolo “Souvenir d'un Futur”, mostra gli edifici più all'avanguardia sparsi per Parigi, nei sobborghi interni ed esterni, come le famose torri Aillaud a Nanterre, nel quartiere Pablo-Picasso. a Nanterre (92), o le notevoli Étoiles di Jean Renaudie e Renée Gailhoustet a Ivry-sur-Seine (94). Il secondo, "Les Yeux des Tours", ci presenta queste costruzioni emblematiche attraverso le loro finestre. Dando uno sguardo sensibile a queste architetture, ci ricorda che sono anche e soprattutto spazi vissuti.
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